Agenzia Hawzah News – Parlando a centinaia di campioni sportivi e vincitori di Olimpiadi scientifiche, l’Ayatollah Khamenei li ha definiti «manifestazione della crescita e della potenza nazionale», sottolineando che i giovani iraniani hanno dimostrato di poter salire sulle vette mondiali e mostrare al mondo l’immagine luminosa dell’Iran. Ha lodato le loro medaglie come risposta concreta alla guerra psicologica che mira a deprimere il popolo, e ha ribadito che i giovani iraniani sono «simbolo di speranza», capaci di raggiungere le vette con impegno e perseveranza.
Ha poi ricordato i progressi straordinari dopo la Rivoluzione, dalle vittorie sportive e scientifiche fino alle conquiste in settori come nanotecnologia, laser, nucleare, industria militare e medicina, citando la recente scoperta di una cura per una malattia finora incurabile. Ha denunciato i tentativi dei nemici di oscurare questi successi con propaganda e menzogne, e che nonostante ciò i giovani, mostrando le loro capacità, hanno reso visibile la realtà luminosa del Paese.
La Guida Suprema ha richiamato il ruolo decisivo dei giovani nella guerra di otto anni imposta all’Iran, quando con mezzi limitati inventarono soluzioni militari che portarono alla vittoria contro un nemico sostenuto da tutti. Ha ribadito che anche oggi i giovani, con le loro energie, devono rafforzare speranza e potenza nazionale, ricordando che l’Iran è la loro «casa e terra», mentre all’estero resterebbero sempre stranieri.
Passando alle dichiarazioni del presidente americano, ha affermato che con parole vuote e atteggiamenti ridicoli egli ha cercato di incoraggiare i sionisti delusi, ma il duro colpo inferto a Israele nella guerra dei dodici giorni ha mostrato la forza dei missili iraniani, realizzati grazie al talento dei giovani del Paese e non importati dall’estero. Ha ribadito che le forze armate dispongono di questi mezzi e li useranno se necessario.
Ha accusato gli Stati Uniti di essere complici diretti dei crimini israeliani a Gaza, ricordando che le armi usate erano americane, e ha definito menzognera la pretesa di combattere il terrorismo: «Più di ventimila bambini sono stati uccisi a Gaza. Erano forse terroristi? Il vero terrorista è l’America, che ha creato l’ISIS e lo mantiene per i propri scopi». Ha citato i 70mila morti a Gaza e l’assassinio di scienziati iraniani come prova della natura terroristica di USA e Israele, sottolineando che «la scienza non può essere assassinata».
L’Ayatollah Khamenei ha ricordato le proteste di milioni di americani contro il loro presidente, invitandolo a occuparsi di loro invece di interferire negli affari altrui. Ha definito false le dichiarazioni di amicizia verso il popolo iraniano, ricordando che le sanzioni colpiscono direttamente la nazione. Ha respinto l’idea di «trattativa» se basata su imposizione e coercizione: «Queste non sono trattative, sono imposizioni. E il popolo iraniano non accetterà mai imposizioni».
Infine, ha ribadito che le guerre e la morte in Asia occidentale sono conseguenza della presenza americana e delle sue basi militari: «Che cosa ci fate qui?! Questa regione appartiene ai suoi popoli». Ha concluso che le posizioni del presidente americano sono sbagliate, menzognere e arroganti, ma che, con l’aiuto divino, non avranno mai effetto sul popolo iraniano.
Durante la cerimonia, la squadra nazionale giovanile del varzesh‑e bāstāni, l’antica disciplina ginnico‑marziale iraniana, ha presentato una dimostrazione che ha suscitato l’apprezzamento del Leader.
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