Agenzia Hawzah News – Fatima Zahra, figlia del Profeta Muhammad (pace e benedizioni su di lui e sulla sua Famiglia) e di Khadīja bint Khuwaylid, occupa un ruolo centrale nella dottrina sciita imamita. La data della sua nascita, apparentemente semplice, è invece oggetto di un dibattito articolato nelle fonti storiche e nelle raccolte di hadith, sia sciite sia sunnite. Un’analisi accurata delle testimonianze mostra che la datazione più accreditata tra gli studiosi sciiti si basa su catene di trasmissione solide e coerenti, mentre le posizioni alternative risultano generalmente minoritarie o difficilmente conciliabili con i dati testuali.
La posizione maggioritaria sciita
Secondo la tradizione sciita imamita, la venerabile Fatima Zahra (pace su di lei) nacque nella città santa della Mecca il ventesimo giorno del mese di Jumādā al-thāniyya del quinto anno della missione profetica; tale datazione si fonda su tre hadith fondamentali, trasmessi dagli Imam Sajjad, Baqir e Sadiq (pace su di loro), riportati in fonti autorevoli quali al‑Kāfī, Dalā’il al‑Imāmah e Bihār al‑Anwār.
Hadith dell’Imam Sajjad: riportato da Kulayni, stabilisce che Fatima aveva nove anni al momento del matrimonio con l’Imam Ali, celebrato un anno dopo l’Egira; da ciò risulta che la sua nascita risale a otto anni prima dell’Egira, ossia al quinto anno della missione.
Hadith dell’Imam Sadiq: trasmesso da Ibn Jarir al‑Tabari al‑Imami con catena considerata affidabile, afferma esplicitamente che la nascita avvenne nel 45° anno dalla nascita del Profeta, corrispondente al quinto anno della missione.
Hadith dell’Imam Baqir: conferma che Fatima Zahra nacque «cinque anni dopo la missione del Messaggero di Dio»; la tradizione è trasmessa tramite la catena che include Habib al‑Sijistani e altri narratori ed è riportata nelle raccolte sciite classiche, dove il testo aggiunge anche l’indicazione dell’età al martirio (18 anni e 75 giorni), elemento che contribuisce a ricostruire la cronologia e a rafforzare la datazione al quinto anno della missione profetica.
Numerosi studiosi, tra cui Kulayni, Ibn Shahrashub, Tabrisi, Fattal Nishaburi, Sheikh Abbas Qomi e Sayyid Muhsin al-Amin, attestano esplicitamente la nascita di Fatima Zahra nel quinto anno della missione. Le loro opere, dalle raccolte di hadith alle biografie e alla storiografia, mostrano una convergenza quasi unanime su questa datazione, pur con alcune varianti testuali.
La posizione minoritaria sciita
Una seconda opinione sciita, sostenuta da figure di rilievo come Shaykh Mufid, Shaykh Tusi e Kaf‘ami, colloca la nascita di Fatima Zahra, pace su di lei, nel secondo anno della missione profetica. Questa tesi si basa su letture alternative di fonti agiografiche e su interpretazioni cronologiche divergenti, ma gode di un sostegno limitato tra gli autori. Essa entra in contrasto con gli hadith attribuiti ai tre suddetti Imam e presenta significative debolezze nelle catene di trasmissione, tra cui varianti testuali, lacune nella valutazione dei narratori e scarsi riscontri incrociati nelle principali raccolte. Per tali ragioni, la tradizione seminaristica la considera generalmente meno affidabile e meno convincente rispetto alla datazione al quinto anno della missione profetica, ritenuta maggiormente fondata su evidenze solide e coerenti.
Le opinioni sunnite
Tra gli studiosi sunniti emergono due principali orientamenti sulla nascita di Fatima: uno la colloca prima dell’inizio della missione profetica, l’altro dopo. Alcuni autori, come Ibn al-Jawzi e Abu al-Faraj al-Isfahani, affermano che sia nata cinque anni prima della missione, durante la ricostruzione della Kaʿba; altre tradizioni parlano di quattro, due o un anno prima. Tuttavia, queste opinioni risultano tra loro discordanti, non sono supportate da hadith autentici e si scontrano con il racconto del “seme celeste” (al-nutfah al-samāwiyya), secondo cui durante il Miʿrāj (la celebre Ascensione notturna del Profeta ai cieli) al Profeta Muhammad (S) sarebbe stata donata una speciale essenza luminosa da cui sarebbe derivato il concepimento di Fatima — un elemento spesso citato come argomento contrario a una data di nascita anteriore alla missione.
Un secondo gruppo di studiosi sunniti colloca la nascita di Fatima dopo l’inizio della missione, proponendo varianti cronologiche che vanno da circa un anno dopo la missione profetica — attribuita a Hākim al-Nishabūrī — fino al quinto anno della missione, come riportato da al-Masʿūdī e da alcuni commentatori. Questa impostazione si basa su letture alternative delle raccolte agiografiche e su tradizioni che riorganizzano la sequenza degli eventi della vita del Profeta. La collocazione nel quinto anno è particolarmente significativa perché coincide con la datazione maggioritaria nella tradizione sciita, offrendo così un punto di convergenza che invita a un confronto critico tra fonti, metodi di trasmissione e criteri di autenticità.
Conclusione
L’analisi comparata delle fonti sciite e sunnite mostra che la data più solida e coerente, sostenuta da catene di trasmissione più affidabili, è quella del ventesimo giorno del mese di Jumādā al-thāniyya del quinto anno della missione profetica. Questa data non solo è attestata dagli Imam della Famiglia del Profeta (pace su di loro), ma trova riscontri anche in una parte significativa della storiografia sunnita, rappresentando così il punto di maggiore convergenza tra le diverse tradizioni.
La nascita di Fatima Zahra (pace su di lei) non rappresenta dunque un semplice riferimento cronologico, ma un vero e proprio nodo interpretativo in cui storia, teologia e identità comunitaria si intrecciano. Secondo le fonti più autorevoli, la sua venuta al mondo avviene quando la missione profetica è già pienamente in atto, conferendo alla sua figura una profondità spirituale e simbolica di particolare rilievo. La tradizione imamita ha sempre considerato questo dato un segno della sua funzione unica: Fatima nasce nel cuore stesso della Rivelazione, come luce che accompagna, sostiene e completa la missione del Profeta Muhammad (S), diventando così parte integrante del disegno divino che si realizza attraverso la sua vita e quella della sua Famiglia.
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