Agenzia Hawzah News – L’Hojjatoleslam Mohammadi Shahrudi ha risposto a una domanda sul tema del “velo di Fatima Zahra”, offrendo ai lettori utili chiarimenti sull’argomento.
Domanda:
Il velo che Fatima Zahra indossava era simile al chador di oggi? Com’era l’abbigliamento femminile in quell’epoca?
Risposta:
In nome di Dio, il Compassionevole e Misericordioso; sebbene non si possa affermare con assoluta certezza, le fonti riportano che il velo della venerabile Fatima era completo e totale.
Quando Fatima Zahra (pace su di lei) entrava in moschea o teneva un discorso, osservava alcune regole:
- separava una zona della moschea con il suo chador per distinguersi dal resto del luogo;
- entrava accompagnata da un gruppo di donne;
- il suo abbigliamento comprendeva un maqna‘a fino sotto le ginocchia e un jilbāb che arrivava fino a terra; quando camminava, il jilbāb trascinava leggermente sul pavimento.
Fatima, pace su di lei, rispettava il velo completo anche in presenza di persone cieche.
Si racconta che una persona non vedente, accompagnata dal Profeta, venne a casa sua, e Fatima Zahra si coprì completamente. Il Profeta le chiese: “Figlia mia, è non vedente, perché sei così coperta?”. Ella rispose: “Padre, è vero che non può vedere, ma potrebbe percepire il mio profumo o il mio odore”.
Questo episodio mette in luce la cura e la completezza del suo velo.
Va inoltre sottolineato che il velo non è esclusivo dell’Islam. Tutti i popoli e le culture del passato avevano proprie forme di copertura. Ad esempio, nell’antica Persia e in molte altre società era comune che le donne indossassero abiti completamente coprenti; anche in Europa e nelle comunità cristiane, fino a circa 150–200 anni fa, la copertura totale era la norma. Dopo la Rivoluzione industriale e il Rinascimento, con lo sviluppo dell’industria e della produzione di massa, l’Occidente iniziò a ricorrere alla nudità femminile nella pubblicità e nel marketing per motivi economici. Pertanto, l’esposizione del corpo e la riduzione della copertura sono fenomeni relativamente recenti, legati agli interessi economici occidentali e non alla tradizione originaria delle società.
Nell’Islam il Corano non prescrive specificatamente di adottare particolari forme di copertura come il chador. Il precetto islamico richiede che le donne coprano il corpo in modo appropriato, sovrapponendo correttamente i lembi del proprio copricapo. L’Islam ha apportato solo modifiche minime, affinché la copertura fosse ragionevole e completa, pur essendo una pratica già esistente in molte società e culture. Di conseguenza, il velo di Fatima Zahra, pace su di lei, era completo e totale, osservato anche in presenza di persone non vedenti.
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