Wednesday 29 October 2025 - 13:27
Sfideremo il nemico con la sua stessa logica

L’Ayatollah Hosseini Qazvini, sottolineando l’importanza del ruolo dei centri di risposta alle domande religiose nel contrasto alle obiezioni dottrinali e culturali, ha dichiarato: «Oggi, come ha affermato la Guida Suprema, lo spazio virtuale costituisce un rischio mortale per la fede dei giovani. Il nostro compito è affrontare l’aggressione ideologica dei nemici con dinamismo e una presenza costante e aggiornata».

Agenzia Hawzah News – Nel suo intervento al ventesimo incontro del Forum dei Centri di risposta alle domande religiose, svoltosi martedì 6 aban 1404 (28 ottobre 2025) presso la sede dell’Istituto di ricerca Hazrat-e Vali-e Asr a Qom, l’Ayatollah Seyyed Mohammad Hosseini Qazvini ha evidenziato che oggi la fede religiosa è bersaglio di una vera e propria «pioggia di obiezioni». Queste, ha spiegato, provengono da più fronti: correnti ostili come il wahhabismo, frange radicali del mondo sunnita e persino voci interne alla stessa comunità sciita. «Tutti – ha detto – cercano di indebolire la religione e di seminare dubbi tra i credenti».

Ha quindi sottolineato che non basta un atteggiamento difensivo: «Non dobbiamo limitarci a rispondere alle accuse, ma entrare nel campo dell’avversario, criticare le sue idee nel loro stesso contesto e sfidare il suo pensiero con la forza della logica».

Rivolgendosi al ruolo del seminario, l’Ayatollah Qazvini ha insistito sulla necessità di identificare e sostenere i giovani più promettenti: «Il seminario deve investire nella formazione dei talenti migliori, prepararli a guidare la società sul piano intellettuale e spirituale. Sebbene l’impegno finora sia stato accettabile, resta ancora molta strada da fare per raggiungere il livello desiderato».

Concludendo, ha ribadito che la missione del seminario deve includere in modo prioritario la formazione e il sostegno della nuova generazione di studiosi, poiché «il futuro dell’attività di divulgazione islamica e di risposta alle obiezioni alla religione sarà nelle mani di questi giovani, e il nostro dovere è prepararli con fermezza, visione e impegno instancabile».

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