Agenzia Hawzah News - Secondo quanto riportato dal servizio traduzioni dell’agenzia Hawzah News, che cita il sito russo RT, il quale a sua volta riporta il quotidiano turco Zaman, Tommaso Bortolazzi, attivista italiano presente nella Flottiglia Sumud, ha dichiarato di essersi convertito all’Islam dopo l’arresto da parte delle forze israeliane.
In un’intervista rilasciata all’emittente turca TRT, presso l’aeroporto di Istanbul, ha dichiarato: «Questo viaggio è nato dal mio amore per il popolo palestinese, e quel momento era giusto per prendere una decisione.»
Bortolazzi ha raccontato il suo arresto nei pressi di Gaza, che ha definito come il luogo in cui è iniziata la sofferenza di tutti, spiegando che durante i tre giorni di detenzione ha subito violenze e privazioni di acqua, sonno e bisogni essenziali.
Egli ha ricordato un momento particolare: si trovava in una cella condivisa con otto attivisti musulmani provenienti dalla Turchia e dalla Malesia, e lì ha deciso di convertirsi all’Islam. Bortolazzi ha raccontato: «All’alba, mentre erano intenti nella preghiera, la polizia ha fatto irruzione nella cella. Ho percepito quel comportamento come disumano e ho cercato di reagire. Era un’aggressione alle loro convinzioni. Poi ho parlato con i miei compagni, e mi hanno suggerito di pronunciare tutti insieme la shahādah [la formula di testimonianza della fede islamica]. In quel momento ho sentito che era la strada giusta, e per amore del popolo palestinese mi sono convertito all’Islam.»
Egli ha sottolineato che il primo passo, una volta rientrato a Roma, sarà recarsi in moschea per ufficializzare la sua fede.
Bortolazzi ha chiesto al governo italiano di adottare una posizione ferma contro il sostegno a Israele, sottolineando che la sospensione della vendita di armi deve essere considerata una misura concreta da attuare.
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