Agenzia Hawzah News – Mercoledì 12 Azar 1404 (3 dicembre 2025), durante un incontro con migliaia di donne e ragazze iraniane, l’Imam Khamenei ha delineato una visione profonda e articolata del ruolo della donna nella società islamica e nella famiglia. La donna, ha sottolineato, non è una semplice esecutrice di compiti domestici, ma gestore e guida della casa, capace di armonizzare con intelligenza e creatività le sfide economiche, la vita familiare e la propria realizzazione personale. Il marito ha la responsabilità di sostenere, proteggere e amare questa guida, garantendo sicurezza, rispetto e assenza di ogni forma di violenza o abuso.
L’Ayatollah Khamenei ha affermato che le donne hanno diritto alla piena realizzazione: lo studio, la carriera scientifica, la partecipazione politica e l’impegno sociale non solo sono consentiti, ma rappresentano componenti essenziali del loro ruolo nella società. La Repubblica Islamica garantisce pari opportunità, pari salario, sicurezza e tutela morale, dimostrando che una donna fedele ai valori islamici può eccellere in tutti i campi e contribuire attivamente allo sviluppo della nazione.
Il discorso ha evidenziato l’importanza cruciale della spiritualità e della morale femminile, richiamando come esempi illustri Fatima, Maria e Asiya, donne che incarnano un equilibrio perfetto tra devozione, coraggio e azione concreta. La donna, pur impegnata attivamente nella famiglia e nella società, mantiene una centralità spirituale imprescindibile e contribuisce in modo determinante alla crescita morale, culturale e civile della comunità.
L’Ayatollah Khamenei ha condannato con fermezza la cultura occidentale, definendola una fonte di degradazione della dignità femminile e di disgregazione della famiglia. In contrasto totale, l’Islam tutela l’identità, la libertà autentica e l’integrità della donna, elevandola a fiore e forza della società, pilastro della famiglia e motore dell’autentico progresso civile. La donna ha diritto a affetto sincero, rispetto pieno e sostegno concreto nella vita domestica e nella realizzazione personale. La società, le istituzioni e i mezzi di informazione devono promuovere e valorizzare senza compromessi il ruolo della donna, respingendo con determinazione i modelli occidentali che riducono la donna a oggetto, mercificano il suo corpo e calpestano la sua dignità.
Il Leader Supremo ha evidenziato che la Repubblica Islamica ha confutato in modo inequivocabile la logica occidentale, secondo cui “limitazioni” come il velo ostacolerebbero il progresso femminile, dimostrando che la donna musulmana osservante può eccellere in tutti i settori e assumere un ruolo guida nella società. Ha sottolineato i risultati straordinari delle donne iraniane in scienza, sport, ricerca, politica, vita sociale, salute e sostegno alle famiglie dei martiri, osservando che mai nella storia dell’Iran vi è stata una presenza così significativa di donne scienziate, pensatrici e attive nella società, e che la Repubblica Islamica ha reso possibile questa crescita e valorizzazione. Infine, ha richiamato i mezzi di informazione a promuovere la visione profonda dell’Islam e respingere le narrative occidentali, sottolineando che questa è la via più efficace per affermare i valori islamici e mostrare alle donne di tutto il mondo un modello esemplare di virtù, protagonismo e partecipazione attiva nella società.
Prima del discorso del Leader Supremo, la moglie del tenente generale martire Gholam Ali Rashid e madre del martire Hojjatoleslam Amin Abbas Rashid, e la figlia del tenente generale martire Hossein Salami, hanno esposto osservazioni sulle donne, sulle loro responsabilità e sulle loro esigenze.
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