Thursday 30 October 2025 - 11:13
Israele definisce Francesca Albanese “strega fallita”

Durante la presentazione del suo rapporto sul genocidio a Gaza, la relatrice speciale dell’ONU Francesca Albanese è stata pubblicamente insultata dal rappresentante israeliano, che l’ha definita “strega fallita”. Il governo italiano, oltre a dissociarsi dal documento della sua cittadina, ha omesso pure di condannare il grave attacco sessista ricevuto. Un silenzio che solleva interrogativi sulla credibilità delle istituzioni internazionali e sulla posizione diplomatica italiana.

Agenzia Hawzah News – Il 28 ottobre 2025, durante la presentazione del rapporto “Il genocidio di Gaza: un crimine collettivo” all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, Francesca Albanese, relatrice speciale per i diritti umani nei Territori palestinesi, ha denunciato un sistema globale di complicità nel genocidio della popolazione di Gaza, coinvolgendo 63 Stati, tra cui anche il governo italiano.

La reazione del rappresentante israeliano è stata violenta e sessista: ha definito Albanese “una strega fallita”, aggiungendo che “ogni pagina del rapporto è un incantesimo che non funziona”. L’insulto, pronunciato nel tempio della diplomazia internazionale, ha suscitato indignazione e proteste. Albanese ha replicato con fermezza: «Se davvero avessi il potere di fare incantesimi, li userei per fermare i vostri crimini una volta per tutte».

Il governo italiano, attraverso il suo rappresentante all’ONU, si è dissociato dal contenuto del rapporto, definendolo “non credibile né imparziale” e accusando Albanese di aver ecceduto il suo mandato. Ma non ha speso una sola parola per condannare l’attacco ricevuto dalla sua cittadina, né per difendere la dignità istituzionale del ruolo che ricopre. Un silenzio che ha lasciato spazio all’aggressione verbale, senza alcuna tutela diplomatica.

Questo episodio solleva interrogativi gravi sulla posizione dell’Italia nelle sedi multilaterali: è accettabile che una cittadina italiana venga insultata pubblicamente in sede ONU senza alcuna reazione da parte del governo? Quale messaggio si trasmette quando si sceglie di dissociarsi da una voce critica che denuncia il genocidio e i crimini di guerra, anziché tutelarla?

L’episodio ha anche riacceso il dibattito sul ruolo dell’ONU: la sua capacità di proteggere i propri funzionari e di garantire giustizia internazionale appare sempre più indebolita. Se le relatrici speciali vengono insultate e screditate per aver denunciato crimini, quale spazio resta per la verità e la responsabilità?

Francesca Albanese ha mostrato coraggio e lucidità, denunciando un sistema di complicità e affrontando attacchi personali e politici. Ma la sua solitudine istituzionale è un segnale grave: la giustizia internazionale non può essere lasciata senza difesa, e il rispetto per le donne, per i diritti umani e per la verità non può essere sacrificato sull’altare della diplomazia opportunista.

Mostafa Milani Amin

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