Sunday 14 December 2025 - 07:52
La regola d’oro che il ricercatore deve seguire

Il direttore dei seminari iraniani propone un approccio alla ricerca fondato sulla conoscenza del destinatario e sulla forza dell’argomentazione, al servizio del dialogo scientifico e culturale.

Agenzia Hawzah News – Nel corso della cerimonia di chiusura della sedicesima edizione del Festival Allamah al-Hilli, l’Ayatollah Alireza Arafi, direttore dei seminari iraniani, ha ribadito il ruolo centrale e insostituibile della ricerca nello sviluppo scientifico, culturale e intellettuale della società islamica. Secondo Arafi, la ricerca nei seminari deve fondarsi su rigore metodologico, profondità analitica e attenzione ai bisogni reali della società, configurandosi come uno strumento essenziale per il rafforzamento del sistema islamico attraverso la produzione di conoscenza, sia fondamentale sia applicativa.

Un passaggio centrale dell’intervento di Arafi è stato dedicato alla “regola d’oro della ricerca”, ispirata alla regola etica universale del mettersi al posto dell’altro. Applicata all’ambito scientifico, questa regola implica che la ricerca non possa limitarsi alla semplice esposizione di una tesi, ma debba essere intrinsecamente persuasiva: il ricercatore è chiamato ad assumere il punto di vista di chi non condivide le sue conclusioni, a comprenderne le obiezioni e a offrire risposte fondate su argomentazioni rigorose e razionalmente convincenti.

L’Ayatollah Arafi ha inoltre sottolineato che, per i giovani seminaristi dotati di particolare talento, la ricerca non costituisce un’opzione facoltativa, ma un dovere individuale, che richiede impegno costante, rigore metodologico e capacità di confronto con le trasformazioni in atto. Un’esigenza resa ancora più stringente dalle profonde trasformazioni introdotte dalle nuove tecnologie e dall’intelligenza artificiale, che stanno ridefinendo metodi, strumenti e orizzonti della produzione del sapere.

In conclusione, Arafi ha ribadito la necessità di una presenza attiva, consapevole e qualificata dei seminari nel dibattito internazionale, sottolineando l’urgenza di un confronto serio e argomentato sui grandi temi del nostro tempo. In particolare, ha richiamato l’attenzione su questioni sensibili e strategiche come quella dei diritti della donna nell’Islam, ambito nel quale il mondo islamico è chiamato a intervenire con competenza scientifica, chiarezza argomentativa e capacità di dialogo.

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