Wednesday 8 October 2025 - 13:59
Gli attivisti della flottiglia “Samud” denunciano i crimini degli occupanti israeliani

Gli attivisti della “Flottiglia globale Samud”: ci hanno rinchiusi in celle da cinque persone, ma eravamo in quindici. Sui muri abbiamo visto scritte tracciate col sangue. Abbiamo letto i nomi dei figli che le madri avevano inciso sulle pareti. Abbiamo percepito una minima parte del dolore dei palestinesi. Non ci hanno dato acqua e ci hanno ordinato di bere da quella del water. Siamo rimasti affamati per circa 40 ore.

Secondo quanto riportato dal servizio internazionale dell’Agenzia Hawzah News, 137 membri della “Flottiglia globale Samud”, tra cui 36 cittadini turchi e 23 malesi, sono giunti a Istanbul dopo essere stati rilasciati dalla detenzione del regime sionista.

Questi attivisti, partiti per rompere l’assedio di Gaza navigando in acque internazionali, hanno raccontato ai giornalisti i dettagli dell’attacco israeliano alle imbarcazioni e il comportamento disumano delle forze di quel regime.

Il giornalista turco Ersin Çelik, presente nella carovana, ha dichiarato: «Israele ci ha trattati in modo disumano. Siamo stati torturati fisicamente e psicologicamente. Alcuni dei nostri compagni sono stati feriti, non ci hanno dato né acqua né cibo, e ci hanno persino chiesto di bere gli avanzi lasciati da loro, ma abbiamo rifiutato. Alla fine, grazie all’intervento del governo turco, siamo stati rimpatriati. Abbiamo infranto l’assedio: il morale degli israeliani è crollato e non sanno più cosa fare. Ormai il mondo intero li disprezza.»

Çelik ha aggiunto: «Davanti ai nostri occhi, hanno torturato gravemente Greta Thunberg, attivista ambientale svedese. È poco più di una bambina. L’hanno costretta a baciare la bandiera israeliana. Hanno fatto ciò che facevano i nazisti.»

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