Friday 12 December 2025 - 17:41
Il Nahj al-Balagha e il modello islamico di donna e governance

L’Ayatollah Arafi presenta il Nahj al-Balagha come guida completa per la governance islamica e propone il modello di Fatima Zahra per la donna e la famiglia, sottolineando l’equilibrio tra benefici spirituali, morali e sociali e l’importanza di ricerca, educazione e resistenza culturale.

Agenzia Hawzah News – Durante la preghiera del venerdì a Qom, l’Ayatollah Arafi ha sottolineato che il Nahj al-Balagha, raccolta di sermoni, lettere e sentenze dell’Imam Ali (pace su di lui), è un autentico manuale di governance islamica, basato sull’esperienza infallibile dell’Imam nella guida dei musulmani. Non si tratta solo di un testo spirituale: offre principi concreti per l’amministrazione e i rapporti tra governanti e governati, la cui conoscenza e applicazione sono fondamentali per costruire una società giusta e equilibrata.

Riferendosi al versetto 35 della Sura al-Ma’ida, Arafi ha spiegato che Dio invita i credenti alla taqwa (consapevolezza e timore di Dio) e indica due strumenti per raggiungerla: cercare i mezzi per avvicinarsi a Lui, che comprendono sia gli atti virtuosi sia la guida dell’Imam, e impegnarsi sulla Sua via, con resistenza interiore ed esteriore. Questo percorso include il grande e il piccolo jihad e richiede un equilibrio tra sforzo spirituale e impegno morale.

Il tema della donna e della famiglia è centrale nel discorso di Arafi, che ha indicato il modello di Fatima Zahra (pace su di lei) come esempio di donna musulmana: devota, sapiente, guida spirituale della comunità e punto di riferimento nella famiglia. Il modello islamico considera in modo equilibrato gli interessi di donna, uomo, figli e società, armonizzando il bene presente e futuro, terreno e spirituale. Questo equilibrio si oppone alla visione occidentale, fonte di crisi nella gestione dei ruoli familiari. Castità, velo e valori familiari sono parte fondamentale dell’identità culturale e spirituale iraniana e vanno promossi con fermezza, come base di una vita sana e completa.

L’Ayatollah Arafi ha sottolineato l’importanza di ricerca e innovazione per il progresso della società. Università, forze armate e giovani talenti devono essere sostenuti nello studio, nella sperimentazione e nella creatività, poiché la capacità di ricerca è un pilastro della potenza nazionale. Fondamentale è anche l’unità tra seminario e università per lo sviluppo sociale e culturale, con gli studiosi chiamati a trasmettere valori e conoscenze.

Il direttore dei seminari ha sottolineato che riflettere sul futuro e sulla vita ultraterrena è fondamentale per guidare e formare l’individuo. Nel Nahj al-Balagha, l’Imam Ali descrive il ponte Sirat (nella tradizione escatologica musulmana, un ponte stretto e sospeso sull’Inferno, sul quale le anime devono passare per raggiungere il Paradiso) come un percorso inevitabile che richiede vigilanza e preparazione spirituale. Questo insegnamento, ha osservato Arafi, favorisce autodisciplina, consapevolezza delle proprie azioni e preparazione per la vita eterna.

In conclusione, l’Ayatollah Arafi ha ribadito che l’Iran è pronto a resistere a qualsiasi pressione esterna, con un popolo determinato e saldo di fronte alle sfide. Ha inoltre sottolineato l’importanza di diffondere il Nahj al-Balagha tramite traduzioni, software e studi accademici, integrandolo nell’educazione religiosa e familiare affinché la società possa prosperare spiritualmente, culturalmente e politicamente. In questo contesto, il Nahj al-Balagha si conferma guida completa per la vita morale, spirituale e politica, mentre il modello di donna secondo Fatima Zahra e la gestione equilibrata di famiglia e società sono elementi chiave per rafforzare valori culturali, coesione sociale e sviluppo armonioso dell’Islam contemporaneo.

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