Thursday 27 November 2025 - 17:58
Il Basij, radicato nel Corano e nel Nahj al-Balagha, resiste da Gaza all’Occidente

Il Basij (organizzazione paramilitare e volontaria iraniana, fondata dall’Imam Khomeini il 26 novembre 1979, parte del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica, dedicata alla resistenza, alla difesa della Rivoluzione, alla mobilitazione della popolazione e alla sicurezza interna) svolge un ruolo insostituibile nel pensiero dei due Imam della Rivoluzione, come ha sottolineato l’Hojjatoleslam Maleki: “Il Basij è una realtà che parla poco ma agisce molto; una forza le cui dimensioni oggi sono più chiare che mai”.

Agenzia Hawzah News – L’Hojjatoleslam Hamid Maleki, vice direttore dei seminari presso il Seminario di Qom, intervenendo alla conferenza “Precursori della liberazione”, organizzata alla celebre scuola Feyziyeh di Qom in occasione della Settimana del Basij, ha illustrato il ruolo fondamentale del Basij nel pensiero dell’Imam Khomeini e della Guida della Rivoluzione. Ha descritto il Basij come una realtà che parla poco ma agisce con grande operosità, una forza le cui dimensioni diventano sempre più evidenti col tempo.

Riferendosi agli insegnamenti del Nahj al-Balagha, Maleki ha ricordato che il Principe dei Credenti Ali, pace su di lui, descrive i suoi veri compagni come persone sobrie nelle parole e decise nell’azione, capaci di equilibrio tra riflessione e operatività. Queste stesse qualità caratterizzano i basiji autentici, uomini pronti a intervenire con coraggio, a sacrificarsi per la comunità e a essere presenti con tempestività e determinazione nei momenti più cruciali della storia.

Maleki ha definito miracolose le parole dell’Imam Khomeini nel decreto di fondazione del Basij, sottolineando come la sua concezione affondi profondamente nelle radici del Corano e del Nahj al-Balagha, testi che trasmettono lezioni di fermezza, coraggio e resistenza di fronte alle avversità. Ha evidenziato che, secondo l’Imam, una delle caratteristiche fondamentali del basiji è l’anonimato: un impegno silenzioso e discreto, che non cerca fama personale, ma agisce guidato dalla ragione e dalla disciplina interiore, superando i propri impulsi egoistici e dimostrando coraggio e dedizione in ogni circostanza.

Riguardo ai recenti eventi della guerra dei 12 giorni, l’Hojjatoleslam Maleki ha osservato come il comportamento degli abitanti di Teheran abbia rivelato che una parte significativa della popolazione iraniana incarna concretamente lo spirito del Basij. In quei giorni, coraggio, pazienza, iniziativa e senso del servizio si sono manifestati con grande evidenza, dimostrando la prontezza dei cittadini a mobilitarsi, affrontare le difficoltà e sostenere la Nazione. Questi episodi hanno reso chiaro quanto la cultura basiji sia profondamente radicata e diffusa in tutto il Paese, permeando ogni aspetto della vita civile e sociale.

Richiamando la definizione della Guida Suprema, secondo cui il Basij è una realtà leggendaria, Maleki ha sottolineato che i basiji, grazie alla loro maturità, alla chiarezza di visione e alla ferma dedizione, mirano sempre a obiettivi elevati, agendo con coraggio e determinazione. Ha esortato il Basij Universitario e quello dei Seminari a compiere passi concreti e decisi per realizzare pienamente gli ideali della Rivoluzione Islamica. Pur modesto e spesso silenzioso, il Basij, una volta sceso in campo, esercita un’influenza profonda e duratura sulla scienza, sulla politica e sulla cultura, dimostrando come la sua presenza attiva possa trasformare ogni settore della società e ispirare le nuove generazioni.

Commentando la situazione regionale, Maleki ha sottolineato che la Rivoluzione Islamica continua a progredire con vigore e determinazione, consolidando i suoi risultati e ampliando la propria influenza. Al contrario, il regime sionista, un tempo simbolo di sicurezza e potenza, appare oggi indebolito e vulnerabile. Maleki ha spiegato che questa trasformazione è il risultato concreto dell’opera dei basiji formati dall’Imam Khomeini, il cui coraggio, la dedizione e lo spirito di resistenza hanno determinato in maniera decisiva la nuova realtà regionale.

In conclusione, Maleki ha affermato che i resistenti di Gaza incarnano il vero significato del Basij, dimostrando coraggio, determinazione e spirito di sacrificio. Ha sottolineato che lo stesso spirito di opposizione alla tirannia globale si manifesta oggi in molte parti del mondo, compresi i paesi occidentali, testimoniando come i principi e i valori del Basij abbiano ormai una risonanza mondiale.

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