Agenzia Hawzah News – Durante un convegno di studio sulla Fatimiyya, l’Ayatollah Seyyed Mohammad Hosseini Qazvini ha analizzato il grado di Fatima Zahra nelle fonti sunnite. L’incontro si è svolto sabato nella scuola religiosa Vali-e Asr di Pardisan (Qom).
Il presidente dell’istituto di ricerca Hazrat-e Vali-e Asr ha ricordato che numerosi hadith non sciiti confermano il prestigio di Fatima. Nel Sahih al-Bukhari, volume 4, pagina 209, hadith 3711, il Profeta Muhammad (S) dice: “Fatima è la Signora delle donne del Paradiso.”
Il matrimonio con l’Imam Ali
Sul matrimonio con l’Imam Ali, Qazvini ha sottolineato che più di 40 narrazioni riportano come molte persone chiesero la mano di Fatima, pace su di lei, ma il Profeta dichiarò: «La questione del matrimonio di Fatima è nelle mani di Dio».
Il presidente dell’istituto di ricerca Hazrat-e Vali-e Asr ha aggiunto che il Profeta Muhammad, dal pulpito, annunciò che, su ordine divino, il matrimonio di Fatima Zahra e dell’Imam Ali era già stato stabilito nel mondo celeste. Secondo le sue parole:
ما زوجتُها ولکنّ الله زوّجها فوقَ عرشِه
«Non l’ho unita in matrimonio io, è stato piuttosto Dio a unirla in matrimonio sul Suo Trono»
Questa narrazione è riportata anche nelle fonti sunnite.
Consultare le fonti sunnite per argomentare, non per scrivere storia
L’Ayatollah Qazvini ha sottolineato che le fonti sunnite non sono un riferimento per la storiografia sciita. Ha spiegato: «Per la redazione della storia dell’Islam non ci affidiamo ai libri dei sunniti, ma vi facciamo riferimento per dimostrare loro la legittimità della nostra dottrina».
Questo docente del seminario, facendo riferimento al versetto 93 della Sura Al-ʿImrān, ha aggiunto: «Il Profeta Muhammad (S) disse agli ebrei:
قُلْ فَأْتُوا بِالتَّوْرَاةِ فَاتْلُوهَا إِنْ کُنْتُمْ صَادِقِینَ
“Di’: portate dunque la Torah e leggetela, se siete sinceri!”
Questo metodo coranico ci insegna che, nelle questioni di fede, fare riferimento a fonti contrarie non costituisce un problema. Anche gli immacolati Imam (pace su di loro) applicavano questo principio in numerose circostanze».
Esempi tratti dagli hadith sunniti
L’Ayatollah Qazvini ha illustrato come le fonti sunnite possano essere utilizzate per evidenziare aspetti pratici e dottrinali rilevanti per la tradizione sciita, senza sostituire la storiografia propria. A titolo di esempio, ha citato due ambiti significativi.
1. Sulle abluzioni dei Compagni
L’Ayatollah Hosseini Qazvini ha spiegato che nel Sahih al-Bukhari, edizione disponibile in Arabia Saudita, ci sono diverse narrazioni in cui Abdullah ibn Umar racconta che, durante un viaggio con il Profeta, al momento dell’abluzione, passavamo la mano sui piedi (masah, مسح) senza lavarli completamente:
فَجَعَلْنَا نَمْسَحُ عَلَى أَرْجُلِنَا
“Passavamo la mano sui nostri piedi”
Questo passaggio mostra chiaramente che nell’abluzione si praticava il masah, cioè passare la mano sui piedi, e non il lavaggio completo. La stessa narrazione si trova in più sezioni del Sahih al-Bukhari, e anche nel Sahih Muslim, hadith 241.
Qazvini ha sottolineato: «Se il masah sui piedi fosse invalido, come avrebbero fatto i Compagni a compiere abluzioni non valide davanti al Profeta?!»
2. Sulla wilaya dell’Imam Ali
Il presidente dell’Istituto Vali-e Asr ha fatto poi riferimento alle questioni relative alla wilaya dell’Imam Ali (pace su di lui), ossia la sua autorità spirituale e politica come guida dei musulmani, spiegando che, su temi come il califfato e la wilaya, è possibile argomentare facendo riferimento a versetti e hadith tratti da fonti sunnite affidabili. Ad esempio, nel versetto «إِنَّمَا وَلِیُّکُمُ اللّهُ» (“Innamā waliyyukum Allah”), grandi commentatori sunniti come Tabari, Ibn Abī Ḥātim e al-Ālūsī hanno chiarito che il versetto è stato rivelato riguardo alla wilaya di Ali ibn Abi Talib.
Il docente del Seminario di Qom ha aggiunto che, nel caso del versetto dell’Iblāgh, del versetto dell’Ikmāl e dell’hadith di Ghadir, fare riferimento alle fonti sunnite rappresenta un metodo rigoroso per dimostrare la legittimità della dottrina sciita; un approccio che non solo è corretto, ma rispetta anche il metodo del Sacro Corano e la consuetudine della Famiglia del Profeta (pace su di loro).
Narrazioni sul martirio di Fatima Zahra
L’Ayatollah Hosseini Qazvini ha proseguito parlando del martirio di Fatima Zahra (pace su di lei). Ha ricordato che Al-Kulayni, con una catena di narratori affidabile, riporta dall’Imam Musa al-Kazim che il Profeta affermò:
إِنَّ فَاطِمَةَ صِدِّيقَةٌ شَهِيدَةٌ
“In verità, Fatima è Purissima Martire”
Secondo Qazvini, difficilmente si potrebbe trovare un’espressione più chiara per descrivere il martirio di Fatima Zahra.
Proseguendo, ha richiamato altre narrazioni e fonti relative al martirio di Fatima Zahra, osservando che l’Allama Majlisi, nel Mir’at al-‘Uqul fi Sharh Akhbar al-Rasul, afferma che il martirio di Fatima è confermato dalle fonti. Inoltre, sia l’Ayatollah Khoei sia l’Hajj Sheikh Javad Tabrizi riportano, con catene affidabili dall’Imam al-Kazim, che Fatima è riconosciuta come “al-Maẓlūmah ash-Shahīdah” (ٱلْمَظْلُومَةُ ٱلشَّهِيدَةُ), l’“Oppressa Martire”
Il grado di Fatima Zahra nelle fonti sunnite
L’Ayatollah Hosseini Qazvini ha osservato che numerosi hadith presenti nei testi non sciiti attestano il sublime grado di Fatima Zahra (pace su di lei). Tra questi, nel Sahih al-Bukhari, volume 4, pagina 209, hadith 3711, il Profeta Muhammad (S) afferma:
فَاطِمَةُ سَيِّدَةُ نِسَاءِ أَهْلِ ٱلْجَنَّةِ
“Fatima è la Signora delle donne del Paradiso”
Il presidente dell’Istituto Vali-e Asr ha aggiunto che nello stesso libro, volume 4, pagina 210, hadith 3714, il Profeta Muhammad (S) dice:
فَمَنْ أَغْضَبَهَا فَقَدْ أَغْضَبَنِي
“Chiunque la adiri, adira me”
Queste narrazioni, sia sciite che sunnite, evidenziano chiaramente l’eccelso grado e la primaria importanza di Fatima Zahra nell’Islam. Attraverso gli hadith, i versetti e le testimonianze degli Imam, emerge non solo il rispetto e l’onore a lei dovuti, ma anche la centralità della sua figura nella guida morale, spirituale e politica dei musulmani. Questi insegnamenti rimangono un punto di riferimento fondamentale per comprendere la sua posizione unica nella storia e nella dottrina islamica.
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