Saturday 8 November 2025 - 11:12
Parlamento e Governo aumentino l’attenzione sulla governance digitale

L’Ayatollah Arafi, nel sermone della preghiera del venerdì a Qom, ha chiesto a Parlamento e Governo di rafforzare la governance digitale e la formazione contro i rischi del cyberspazio, e ha sollecitato misure per accelerare le politiche abitative a favore dei giovani.

Agenzia Hawzah News – L’Ayatollah Alireza Arafi, imam della preghiera del venerdì di Qom, che si tiene al Mosalla Qods della città, ha dichiarato nel sermone del 16 aban 1404 (7 novembre 2025) che Parlamento, Governo e le istituzioni competenti devono prestare crescente attenzione al cyberspazio, alla formazione digitale e alla governance dell’ecosistema digitale, come più volte sottolineato dal Leader Supremo; il cyberspazio e le trasformazioni legate all’intelligenza artificiale rappresentano un’opportunità nata dall’ingegno e dalla creatività umana, un dono che l’Islam invita a valorizzare entro regole etiche e principi religiosi.

Nel quadro islamico, ogni iniziativa di creatività e conquista dei confini della natura e del sapere ha filosofia, diritto, norme e logica morale; il movimento scientifico umano, se regolato, è segno della potenza di Dio. Tra i pregi delle nuove tecnologie: accesso accelerato a informazioni, scienze e saperi; spazi di scambio nazionale e globale; basi per il progresso economico. Ma, come ogni cosa buona, se non correttamente gestita produce conseguenze negative amplificate da velocità e portata: dipendenza dal cyberspazio con effetti nocivi psicologici e spirituali; allontanamento dei giovani dalla realtà; devianze che minacciano morale e famiglia; rottura dei confini etici e dei valori religiosi con disgregazione della vita morale, familiare e di fede; minaccia alla governance indipendente tramite strumenti delle potenze espansioniste per penetrare, alterare i gusti e indebolire indipendenza e fiducia dei popoli.

Serve intelligenza operativa: famiglia e scuola devono rendere i figli consapevoli dei rischi; vigilanza, guida e supervisione richiedono formazione specifica. Sul fronte della governance, istituzioni e addetti alle tecnologie intelligenti devono conoscere e seguire le criticità: alcuni interventi sono stati fatti e meritano ringraziamento, ma Parlamento, Governo e organi competenti devono aumentare l’attenzione su cyberspazio, educazione correlata e governance digitale, come raccomandato dal Leader Supremo. Sono stati avviati interventi nelle infrastrutture nazionali per proteggere la governance dagli attacchi esterni, ma non sono ancora sufficienti: è necessaria una pronta e profonda presa di coscienza sia sul piano educativo sia su quello della governance nelle tecnologie intelligenti.

Arafi ha insistito sul risparmio di acqua, elettricità e gas, ricordando la siccità e l’assenza di piogge in alcune province; ha invitato a pentimento e istighfar, raccomandando la recita della supplica 19 della Al-Sahifa al-Sajjadiyya, insieme a cooperazione, pianificazione e impegno per superare le carenze. Sul piano culturale, ha affermato che il primo passo è provare turbamento per il peccato e l’impudicizia: la sensibilità nasce nel cuore; davanti al peccato devono emergere sentimento di indignazione e dolore, che servono da base per un richiamo efficace e per interventi adeguati. Se non si interviene oggi, i pericoli domani saranno più gravi; autorità e cittadini devono riconoscere l’urgenza e adottare regolamentazioni adeguate.

Sulla sicurezza regionale ha affermato che, nonostante due anni di attacco storico contro l’asse della Resistenza e l’Iran — quasi paragonabile a una guerra mondiale — il popolo iraniano, l’asse della Resistenza e l’Umma islamica sono rimasti vigili. I nemici sappiano che qualsiasi iniziativa in Libano, Iraq, Iran o altrove riceverà una risposta decisa; l’Umma non si è ritirata. L’asse della Resistenza è vivo e guidato dal Leader, e la preparazione in Iran, in Iraq e lungo l’asse è oggi superiore a ogni epoca: ogni aggressione sarà punita con una risposta schiacciante.

Ha poi ribadito l’urgenza di risolvere il problema degli alloggi per i giovani: nonostante gli sforzi delle autorità, la domanda resta elevata e occorre accelerare la fornitura di case; alleggerire il peso dell’abitazione sui giovani favorirà una vita più serena. Nella prima parte del sermone, richiamando il sermone 83 dell’Imam Ali (pace su di lui), ha esortato all’azione e al pentimento finché si è in salute e liberi, prima delle difficoltà e del passaggio all’altra vita. Ha inoltre sottolineato la vicinanza dell’Imam Ali al Profeta (pace e benedizioni su di lui e sulla sua Famiglia), ricordando il detto «Io sono la città della scienza e Ali è la sua porta»: Ali è la manifestazione della scienza profetica e il Profeta è il tramite della scienza divina.

L’Ayatollah Arafi ha ricordato che dall’Imam Ali sono pervenuti circa diecimila testi tra hadith, sermoni, testamenti, suppliche e detti brevi, molti dei quali confluiti nel Nahj al‑Balagha. Ha evidenziato alcune caratteristiche dell’opera: apice dell’eloquenza araba; profondità dottrinale su temi quali tawhid, vita ultraterrena, conoscenza del mondo e governance, resa in uno stile letterario leggiadro e coinvolgente; ampiezza come visione complessiva dei sistemi religiosi; prevalente composizione durante il periodo della guida dell’Imam Ali. Ha inoltre richiamato il ruolo della scuola di Baghdad, nei secoli III‑IV dell’egira, nell’epoca dell’occultazione minore e oltre, nella conservazione delle fonti degli Ahl al‑Bayt e dei corpus narrativi, citando figure come Shaykh Mufid, Sayyid Murtada e Shaykh Tusi.

Rispondendo alle obiezioni, ha spiegato che gli studiosi hanno accertato la compilazione di Sayyid Radi, con manoscritti autografi conservati in biblioteche in Iran e in Iraq; ricerche sia sciite sia sunnite mostrano che circa 400 sermoni dell’Imam Ali circolavano già un secolo prima della nascita di Sayyid Radi, con numerosi trasmettitori e citazioni in opere coeve; chi conosce lo stile dei testi certamente attribuiti all’Imam Ali (pace su di lui) riconosce la coerenza linguistica del Nahj al‑Balagha. Ha infine ricordato opere integrative come il Tamam Nahj al‑Balagha e il più ampio Nahj al‑Sa‘ada di Mahmudi, che raccolgono complessivamente circa 6.000 testi e 500 sermoni dell’Imam.

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