Agenzia Hawzah News – Hujjat al-Islam Ruhollah Shakeri, rettore dell’Università delle Conoscenze Islamiche (Daneshgah-e Maaref-e Eslami), ha annunciato che il convegno nazionale «La gestione rivoluzionaria nell’ottica dell’Imam Khamenei» si terrà mercoledì 7 aban (29 ottobre 2025) a Qom. L’annuncio è stato dato durante una conferenza stampa tenutasi nella sala Imam Reza dell’ateneo.

Shakeri ha illustrato gli obiettivi e le motivazioni del convegno, sottolineando che la Rivoluzione Islamica ha prodotto trasformazioni profonde in ambito culturale, politico, sociale e internazionale. Il punto di svolta, ha affermato, è stato il ruolo della guida: «Dall’Imam Khomeyni all’Imam Khamenei, la gestione rivoluzionaria ha definito l’identità stessa della Repubblica Islamica». Analizzare il pensiero e la condotta di entrambi, ha aggiunto, è essenziale per comprendere e proteggere l’essenza della Rivoluzione.
Secondo Shakeri, il pensiero gestionale dei due Imam della Rivoluzione è la chiave per affrontare le sfide del presente e preservare la direzione dello Stato. «La Rivoluzione ha attraversato momenti critici, ma la guida ha sempre saputo condurre il Paese oltre le crisi», ha dichiarato. Ha inoltre ricordato il ruolo decisivo dell’Imam Khamenei prima e dopo la Rivoluzione, dalla lotta rivoluzionaria alla presidenza, fino alla guida della Repubblica Islamica.
Tra gli esempi emblematici, ha citato la guerra imposta e il recente conflitto dei dodici giorni. «La fede nella Rivoluzione, il ruolo del popolo e la guida dell’Imam Khamenei hanno garantito la vittoria, nonostante l’assenza di mezzi moderni e l’uso di armi proibite da parte del nemico», ha dichiarato a proposito della guerra imposta. Ha inoltre ricordato, in riferimento alla guerra dei dodici giorni, che nel giorno in cui i comandanti furono assassinati, i successori furono nominati in poche ore e il nemico ricevette una risposta immediata: «Questo è un esempio concreto della condotta operativa del Leader».
Il convegno si propone di rileggere il pensiero dell’Imam Khamenei in materia di gestione e rivoluzione, con il contributo di due dipartimenti chiave dell’ateneo: quello di gestione islamica e quello di studi rivoluzionari. L’evento si inserisce nel solco tracciato dal precedente congresso internazionale dedicato al pensiero coranico del Leader Supremo.
Tra gli obiettivi principali del convegno figurano: una visione integrata delle questioni interne e internazionali; l’affermazione della razionalità rivoluzionaria come asse della gestione; il radicamento popolare della leadership; il coinvolgimento delle élite e delle forze rivoluzionarie; la resistenza alle pressioni esterne e la salvaguardia dell’indipendenza nazionale.
Shakeri ha ribadito che la Dichiarazione del secondo passo della Rivoluzione invita a correggere gli errori del passato e a rafforzare i punti di forza del sistema. «Non possiamo permetterci di ripetere gli sbagli già commessi», ha affermato.
Il convegno si svolgerà in due giornate: la mattina del primo giorno sarà dedicata alla cerimonia inaugurale, seguita da cinque sessioni specialistiche nel pomeriggio. I lavori proseguiranno con sei commissioni tematiche: governance, gestione strategica, etica e formazione, politica estera, media e civiltà islamica.
Shakeri ha inoltre annunciato che circa 400 contributi sono stati inviati alla segreteria del convegno, di cui 150 selezionati per la presentazione ufficiale. Gli articoli saranno pubblicati in persiano, inglese e arabo, per garantire accesso anche ai ricercatori arabofoni e di altri Paesi. Oltre agli articoli, verrà presentata una raccolta di interviste con personalità accademiche e scientifiche.
Durante la cerimonia di chiusura, saranno premiati i contributi più significativi. Shakeri ha espresso l’auspicio che il convegno possa offrire una piattaforma efficace per valorizzare il pensiero gestionale dell’Imam Khamenei e promuovere una leadership rivoluzionaria fondata su razionalità, partecipazione e indipendenza.
Ha inoltre ricordato che, in occasione della commemorazione dei martiri Raisi e Nasrallah, l’ateneo ha organizzato due sessioni speciali con la partecipazione di personalità nazionali e internazionali. In precedenti convegni, sono stati indicati come modelli di gestione rivoluzionaria anche i martiri Beheshti, Rajai e Bahonar, insieme a figure come il martire Soleimani e lo stesso Raisi.
Infine, Shakeri ha sottolineato che oltre 30 centri accademici e religiosi collaborano all’organizzazione del convegno, che si propone di offrire una lettura integrata e operativa del pensiero gestionale dell’Imam Khamenei per affrontare le sfide del presente e consolidare i principi della Rivoluzione Islamica.
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